Monthly Archives: Maggio 2012

Mag 2012 “Da dove nasce il rancore degli uomini?” di G.Pezzuoli

IMPEGNO CONTRO LA VIOLENZA

Un fotogramma da L’uomo di marmo di Andrzej Wajda (1977)

Mag 2012 “Da dove nasce il rancore degli uomini?”
di Giovanna Pezzuoli
dal Blog “La 27a ora” del Corrieire della Sera

Una presentazione del contributo di Stefano Ciccone al libro,
curato con Barbara Mapelli, “Silenzi. Non detti, reticenze e assenze di (tra) donne e uomini”,

“C’è una relazione tra vittimismo maschile e violenza. Se attribuisci alle donne la responsabilità dei tuoi fallimenti, ne scaturisce la frustrazione alla radice dell’aggressività. L’assunto di molti uomini è: io non sono violento, la colpa è sua, è lei che mi esaspera. E dunque la mia violenza è soltanto punizione, vendetta. Oggi molti siti Internet fanno leva su un disagio reale, come quello dei padri separati, ma lo interpretano in modo distorto. Come mai la vocazione alla cura dei figli non si traduce, ad esempio, in una battaglia per il congedo di paternità?”. Stefano Ciccone, 48 anni, fondatore dell’associazione e rete nazionale Maschile Plurale, è un uomo che analizza lucidamente il rancore degli uomini.

Mag 2012 “Salvarsi la coscienza” di B.Pavan

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Mag 2012 “Salvarsi la coscienza”
di Beppe Pavan
Comunità cristiana di base di Pinerolo
pubblicato dal sito delle Comunità Cristiane di Base http://www.cdbitalia.it

Siamo alla vigilia della giornata internazionale contro l’omofobia e la transfobia, che dal 2005 si celebra ogni 7 maggio, per ricordare il giorno in cui l’omosessualità fu cancellata dalla lista delle malattie mentali nella classificazione internazionale delle malattie pubblicata dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità). Dal 2009 l’Unione Europea vi ha aggiunto anche la transfobia.

E da 15 anni invita, inutilmente, anche lo Stato italiano a varare “leggi che superino le discriminazioni subite da coppie dello stesso sesso” e “condanna i commenti discriminatori formulati da dirigenti politici e religiosi nei confronti degli omosessuali, in quanto alimentano l’odio e la violenza, anche se ritirati in un secondo tempo, e chiede alle gerarchie delle rispettive organizzazioni di condannarli” (artt. 8 e 10 del testo approvato nel 2007 dall’UE).

Mag 2012 “Per amore della libertà” di F.Fortunato

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Mag 2012 “Per amore della libertà”
di Franca Fortunato 
pubblicato dalla rivista bimestrale Mezzocielo
nel numero Apr Mag 2012 “Contro la mafia perché donne”

La ‘nadrangheta è sempre stata , ed è, un fenomeno criminale costruito dagli uomini all’interno di un ordine sociale e simbolico patriarcale, fondato sulla famiglia e sulla subordinazione all’uomo della donna in quanto madre, sorella e figlia.
Tale subordinazione è stata sempre il punto di forza dell’organizzazione. Il fatto che la famiglia di sangue e la famiglia mafiosa coincidessero, ha consentito alla ‘ndrangheta di evitare fenomeni come il “pentitismo” e quando c’è stato qualche pentito non ha mai pensato di ucciderlo, né di uccidere i suoi familiari, se non a condanna definitiva. La strategia scelta è stata quella, tramite le mogli e con molto  denaro, di fare pressione sul  pentito perché interrompesse la collaborazione. A un certo punto, una nuova  minaccia, più potente, ed imprevista, si è abbattuta su di essa. Mi riferisco alle tante donne, testimoni e collaboratrici di giustizia, che, in questi ultimi anni, hanno tolto agli uomini quello che le loro madri, per generazioni, avevano garantito: fedeltà e complicità, subordinazione e omertà, continuità e forza. 

Apr 2012 “Cinquantaquattro” dal Sito Femminismo a Sud

IMPEGNO CONTRO LA VIOLENZA

Apr 2012 “Cinquantaquattro”
dal Sito Femminismo a Sud

Riportiamo la pagina di Femminismo a sud pubblicata dopo l’uccisone di Vanessa Scialfa.
In questi stessi giorni abbiamo pubblicato anche
l’appello “Mai più complicilanciato da Se non ora quando e alcune blogger, con una risposta di Stefano Ciccone di Maschile Plurale,
l’adesione che all’appello ha dato l’Associazione Ragazze di Benin City e
la lettera aperta che Fulvia Bandoli ha indirizzato agli uomini del suo partito.

Nella mailing list di coordinamento dei blog femministi si discute dei vari modi attraverso i quali comunicare e raccogliere contenuti e proposte contro la violenza sulle donne. Tante hanno già detto e stanno già dicendo parole, ciascuna a partire dalla propria sensibilità ed esperienza. Contrarie alla modalità a reti unificate che appiattisce differenze e sensibilità uniformandole al parere di chi ha più visibilità mediatica, noi continuiamo a ribadire, contro ogni egemonia culturale e dal margine, che ogni singola voce è importante. Incluso la nostra. La proposta di una di noi, che potete discutere, integrare, sottoscrivere, spammare, è quella che leggete sotto. Per Vanessa, per Stefania, per tutte”.

Cinquantaquattro
Sono #54 le vittime di violenza maschile in Italia dall’inizio del 2012. Inclusi bambini e uomini, nuovi partner, che diventano vittime trasversali di delitti finalizzati a sancire un diritto di proprietà degli ex o attuali partner sulle donne.

L’ultima vittima, Vanessa, aveva vent’anni. Nei media ancora una volta si avanzano moventi che realizzano un terreno di legittimazione della violenza sulle donne. Gelosia, raptus, droga, insistendo sul dettaglio dei contesti che da nord a sud vedono ripetersi esattamente le stesse dinamiche.