Monthly Archives: Marzo 2012

Mar 2012 “Vi racconto la mia. Ovvero: come sono finito qui di D.Uzala

Senza categoria

Mar 2012 “Vi racconto la mia”. Ovvero: come sono finito qui
di Andrea Baglioni aka Dersu Uzala
già pubblicato su Anobii il 30 Mar 2012

Su Anobii, che è un social network di amanti dei libri, in un gruppo che si chiama Di qualcosa di sinistra c’è una discussione dal titolo I diritti dei gay sono di sinistra?
Ecco quello che ciò scritto, sotto lo pseudonimo di Dersu Uzala.

 

Io vi racconto la mia.

E’ un’autobiografia in pillole: pesano, ognuna, circa dieci anni.

Mar 2012 Una recensione del libro di M.Greco, “Lettere dal silenzio”, della Redazione della Rivista dell’infermiere

Senza categoria

In un ospedale, in Italia. La cerimonia della consegna delle divise alla fine di un corso per infermier*.

Mar 2012 Una recensione del libro di Massimo Greco, “Lettere dal silenzio.
Storie di accoglienza e assistenza sanitaria di donne che hanno subito violenza”
già pubblicata, a cura della Redazione, sulla Rivista L’Infermiere N°6 – 2011
Federazione Nazionale Collegi Infermieri e sul sito della stessa IPASVI

Ad una prima lettura, il libro a cura di Greco sembra raccogliere delle storie di donne che hanno subito violenza, ma in realtà c’è molto di più. Attraverso un’approfondita e dettagliata introduzione e le prime due sezioni, il testo offre un interessantissimo e puntuale approfondimento a tutto tondo del fenomeno della violenza sulle donne.

Bologna 28 Mar “L’invenzione della virilità” di S.Bellassai Una presentazione

ARCHIVIO EVENTI

Bologna 28 Mar ore 18:30
A cura del Collettivo Universitario SADIR
L’invenzione della virilità, politica e immaginario maschile nell’Italia contemporanea
Una presentazione del libro di Sandro Bellassai

a seguire dj set a cura di La Brunette
Via Zamboni 38 Bologna

Il Collettivo universitario bolognese Sadir (Saperi Diritto Reddito) ha organizzato 5 Aperitivi de/genere a lettere: proiezioni di film o presentazioni di libri seguiti da musica. Si sono già succedute la presentazione  del libro Godete perchè la vera libertà sessuale non ha effetti collaterali! di Alessandra di Pietro e la proiezione del sexy cartoon Teat beat of sex di Sigmund Baumane.

Mar 2012 “E poi è mia madre” di A.Miceli

Senza categoria

Mar 2012 “E poi è mia madre”
di Alessio Miceli,
già pubblicato sul sito 
Zeroviolenzadonne il 27 marzo 2012 

A pena di non poca fatica, ogni due settimane,
Zeroviolenzadonne pubblica un “inserto” raccogliendo attorno a un tema almeno 7-8 articoli di amic* e collaborator*. Questo lavoro si accompagna al preziosissimo spoglio e alla restituzione degli articoli della stampa nazionale sulle tematiche di genere. L’ultimo “inserto” è dedicato al tema della madre.
Pubblichiamo l’editoriale, affidato al presiedente di
Maschileplurale Alessio Miceli.

Ci sono due foto nella mia libreria, che mi fanno ancora e sempre una tenerezza struggente.

In una di queste foto, mia madre mi tiene, mi circonda nel suo abbraccio, io ho pochi mesi e mi curvo un po’ all’indietro come in una spinta. Nell’altra, mio padre mi fa volare sopra la sua testa, occhi negli occhi, e c’è luce nei nostri sorrisi.

 

Mar 2012 “Una diversa comunicazione sulla violenza sulle donne” di Fikasicula

IMPEGNO CONTRO LA VIOLENZA

Mar 2012 “#OccupyMedia: Per una diversa
comunicazione a proposito di violenza sulle donne”

del collettivo Fikasicula,
già pubblicato sul Blog Femminismo a Sud

Pubblichiamo molto volentieri questa riflessione delle compagne di Femminismo a Sud. Sullo stesso tema abbiamo pubblicato ill contributo di Marco Deriu La tv e l’uomo che non c’è.
Nei prossimi mesi Maschileplurale lancerà una campagna nazionale di affissioni sul tema della violenza maschile sulle donne. Avremo bisogno del vostro supporto 🙂

Le campagne, gli spot o le immagini a corredo degli articoli di cronaca gira e rigira mostrano la donna in due versioni: santa o puttana, strega o vittima bisognosa di tutele. Il massimo che spesso si riesce a fare è di rivolgere una critica generalizzata al “maschio” per demonizzare l’intero genere senza mai sfuggire veramente all’uso che delle donne fanno i media, lo Stato, la società tutta.